Castello di Saint-Pierre (Ao)

Castello di Saint-Pierre (Ao)

Il castello di Saint-Pierre, nella regione della Val d’Aosta, sito nell’omonimo comune, ospita il museo regionale di scienze naturali; il castello è arroccato su uno sperone di roccia marmoreo che svetta sopra la SS 26 e il villaggio di Saint-Pierre, e per la suo aspetto scenografico è diventato uno dei monumenti simbolo della regione.

Il maniero deve il suo nome ai primi proprietari, i De Sancto Petro, che in un documento del 1191 ne certificano la prima proprietà, ai quali si devono le due torri ancora presenti; nei secoli successivi passò da diverse famiglie nobiliari della zona i Signori di Quart, i Savoia e gli Challant, e ognuna delle quali apportò modifiche e ampliamenti secondo le proprie esigenze, fino al 1600 dove passò sotto il controllo della famiglia Roncas che lo trasformò in una lussuosa dimora. Dopo l’acquisto da parte del barone Emanuele Bollati di Saint-Pierre, a fine del XIX seocolo, furono aggiunte le torrette al mastio e trasformò il castello in una dimora estiva e dando la forma che tutt’ora vediamo oggi. Il castello è oggi proprietà del comune di Saint-Pierre e dal 1985 ospita il Museo regionale di scienze naturali della Valle d’Aosta.

Esternamente si presenta con una forma irregolare di un rettangolo, inglobando diversi edifici costruiti negli anni, a nord le costruzioni sono a picco sullo sperone di roccia, il prospetto sud si affaccia su un cortile con il muro di cinta, al centro spunta il mastio a pianta quadrata con agli angoli quattro torrette a pianta circolare.

La struttura è stata realizzata in due settimane di lavoro, e presentava diverse difficoltà, in primis il castello poggia su speroni di roccia dove non è possibile accedere a piedi, quindi abbiamo pensato a delle strutture sospese assemblate a moduli di 1,80 metri con particolari lavorazioni in tubo e giunto e travi reticolari a sbalzo, per permettere non solo ai nostri operatori di lavorare in sicurezza, ma anche ai restauratori di poter lavorare in tutta tranquillità sulle facciate. In altri punti si deve partire direttamente dalla roccia, fissando direttamente le basette inclinabili su roccia.

Dal 1987, sicuri di arrivare in alto

Richiedi un preventivo